Si è svolta oggi presso la Corte di Appello di Potenza una nuova udienza del processo di appello per la morte di Massimo Casalnuovo, il ragazzo 22enne deceduto a Buonabitacolo la sera del 20 Agosto del 2011 quando, dopo non essersi fermato ad un posto di controllo dei Carabinieri, finì a bordo del suo ciclomotore contro un muretto.
Questa mattina sono stati ascoltati altri tre testimoni. Davanti a giudici hanno deposto un agente della Polizia Stradale di Sala Consilina, il medico che ha visitato in ospedale il Maresciallo dei Carabinieri Giovanni Cunsolo ed il padre di uno dei ragazzi, in qualità di testimone “de relato”.
Dalla deposizione dell’agente della Polstrada è emerso che l’ipotesi dell’esistenza di una impronta sulla scocca del motorino era una ipotesi investigativa senza alcuna certezza scientifica. Il medico che ha visitato il Maresciallo Cunsolo al pronto soccorso ha invece confermato quanto già emerso in primo grado e cioè che il trauma riportato dal Carabiniere al collo del piede sinistro è un trauma compatibile con uno schiacciamento. Invece il padre del ragazzo che dice di aver assistito a quanto accaduto 4 anni fa non ha aggiunto alla sua deposizione alcun elemento nuovo rispetto a quanto già emerso nel corso del processo di primo grado conclusosi con l’assoluzione del maresciallo Cunsolo.
“Siamo assolutamente sereni – ha dichiarato l’avvocato Renivaldo Lagreca, difensore del militare dell’Arma – perchè la rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale non ha per nulla mutato il quadro offerto durante il processo di primo grado”.
La prossima udienza è stata fissata per il 9 dicembre 2015.
– Erminio Cioffi –
