La Grande Mela ha ospitato ieri la 53^ edizione di una delle maratone più attese e celebrate al mondo e tra gli oltre 55.000 partecipanti c’era anche una valdianese che ha catturato l’attenzione e il cuore di tutti i suoi conterranei.
Si tratta di Alexandra Wancolle, di Sala Consilina, che alla maratona di New York, che va da Staten Island a Central Park, passando per Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan, ha segnato un traguardo personale e un momento di orgoglio per il suo paese.
Il percorso della maratona è stato un viaggio non solo fisico ma anche emotivo per Alexandra che di professione fa l’estetista e si è dilettata nell’atletica pur di coronare un sogno. Tra la folla calorosa e le band musicali che animavano le strade ha trovato la motivazione per superare i momenti difficili indossando il pettorale con il numero 57879.
Prima di partecipare alla maratona, Alexandra ha svolto il Master Internazionale Coaching ad Alte Prestazioni, una pratica per poter aiutare le altre persone facendo loro da mental coach, ma “prima di fare da mentore agli altri – spiega – ho svolto un lavoro su me stessa portandomi oltre le mie capacità”.
“Quella di New York è una delle 6 maggiori maratone al mondo – racconta Alexandra – ed è quella più difficile a cui poter partecipare dato che è complicato accaparrarsi un pettorale. Ho deciso di partecipare per sfidare me stessa, perché qui oltre a mettere alla prova i propri limiti fisici si fanno i conti anche con resistenza, focus e determinazione. Ho lavorato un anno per essere pronta fisicamente e mentalmente a questa sfida che ha rappresentato, inoltre, un’occasione per godermi paesaggi meravigliosi e New York come non tutti possono fare. Qualcuno dice che le medaglie si vincono negli allenamenti e nelle gare si vengono a ritirare i premi: per me questa è stata un’occasione grandissima perché non ero una sportiva, mi sono messa in gioco e ho cacciato fuori ogni mia risorsa”.
Tante e contrastanti le emozioni trasparite nella voce di Alexandra prima e dopo la gara: “Il primo giorno che sono arrivata a Central Park e ho visto il traguardo ho avuto i brividi – sottolinea Alexandra -. La maratona di New York è energia pazzesca, positività e tanta, tanta voglia di vivere. È bellissimo vedere migliaia di persone, in diverse condizioni fisiche, venute da ogni parte del mondo solo per correre e questo mi ricorda in ogni istante che i limiti esistono soltanto nella nostra mente e superandoli si fanno cose che neanche si immaginano. Ed è ciò che è capitato a me: 3 anni fa mai avrei immaginato di essere qui!”.