A pochi giorni dalla revoca dell’assessorato da parte del sindaco di Sant’Arsenio, Antonio Coiro, nella questione interviene Rosario Capozzolo con una lettera aperta indirizzata ai suoi concittadini.
“Avrei tradito non solo il mio elettorato, ma tutta la cittadinanza santarsenese, se a distanza di un anno e mezzo dalle elezioni, recependo le insoddisfazioni di gran parte dei cittadini, non avessi espresso il mio pensiero. Si può discutere sul mezzo di diffusione (il tanto famigerato Facebook) che anche altri usano, spesso anche impropriamente, ma quel che conta è la sostanza delle cose che sono state dette. Mai avrei pensato di ricevere un “licenziamento senza preavviso”, notificatomi mercoledì mattina, a mezzo dei vigili urbani, senza che lo stesso fosse stato preceduto almeno da una telefonata o da un messaggio – scrive Capozzolo – Io credo, anzi ne sono certo, per l’educazione ricevuta, che prima dei rapporti professionali e politici ci siano i rapporti umani che sono alla base di ogni comportamento. Non è mai accaduto nella vita amministrativa santarsenese che un assessore fosse revocato per così poco! Anche questo è un primato del quale posso essere orgoglioso, perché non intacca la mia onestà intellettuale e morale. Colpevole solo di aver detto la verità che tutti pensano e pochi riescono ad esternare!”
“Se mi è stata revocata la FIDUCIA da parte di poche persone, la cosa che mi conforta è che HO AVUTO E CONTINUO AD AVERE QUELLA DEI MIEI COMPAESANI, AL DI LÀ DEI PARTITI POLITICI E DELLE COMPAGINI AMMINISTRATIVE. Nessuna contestazione o addebito mi è stata mosso sull’operato di un anno e mezzo di assessorato allo sport e alle politiche giovanili, e non poteva essere altrimenti, dal momento che mi sono sempre adoperato al massimo per promuovere lo sport, le politiche sociali, quelle giovanili, la biblioteca e le altre attività connesse – continua – PER ME PARLANO I FATTI! La cosa che più mi sta a cuore e mi interessa è che il mio impegno è stato sempre premiato e riconosciuto dai miei Concittadini, ai quali, anche in questo particolare momento, esprimo la mia profonda gratitudine per i numerosi attestati di solidarietà e affetto che sto ricevendo”.
“Ho sempre utilizzato Facebook per informare i cittadini del mio operato, anche e soprattutto come mezzo di ascolto, per suggerimenti, richieste e proposte di interventi che non ho fatto mai mancare, e non sarà certamente questo spiacevole episodio a trattenermi dal colloquio costruttivo con la gente – sottolinea l’ex assessore – Vorrei ricordare a me stesso che esiste anche una “critica costruttiva” e una “autocritica” quando le cose non vanno nel verso giusto!”
“Avevo tutto da guadagnare se stavo zitto, perché fra 2 mesi sarei stato nominato vicesindaco e assessore, ma non ce l’ho fatta perché ho voluto dare ascolto alla gente che mi fermava e si dichiarava DELUSA perché non avevamo mantenuto fede agli impegni assunti di “vero e totale cambiamento” del modo di amministrare – conclude Capozzolo – Io, nonostante tutto, continuerò a stare IN MEZZO ALLA MIA GENTE esercitando il mandato ricevuto di CONSIGLIERE COMUNALE PRIMO ELETTO nella scorsa elezione amministrativa”.
– Filomena Chiappardo –
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Solidarietà all’ass.Capozzolo. Non mi stupisco più di nulla. Mi dispiace che le abbiano “tagliato la testa”, in senso metaforico, ma lei vive in un Comune in cui vengono tagliate,veramente, le teste ed i tronchi degli alberi, senza che un dottore agronomo abbia mai certificato che erano malati e dovevano essere abbattuti e dove i cani avvelenati vengono seppelliti,contro Legge, scavando una fossa in un terreno di proprietà comunale,alla vista di tutti. Non poteva,aspettarsi un trattamento diverso.Buona fortuna!