Le avverse condizioni metereologiche non hanno fermato i 37 podisti che ieri pomeriggio sono saliti sulla cima del Monte Serra San Giacomo per rinnovare la tradizionale corsa a piedi nudi fino a raggiungere la chiesa Santo Spirito a Salvitelle.
Una tradizione che risale all’epoca della dominazione francese, quando i soldati dell’esercito francese sfidarono i pastori a correre lungo i sentieri della Serra San Giacomo fino al paese. Nonostante i soldati fossero muniti di stivali, furono battuti dai pastori locali che invece gareggiarono a piedi nudi sotto la protezione di San Sebastiano. Da allora ogni anno si rinnova questa tradizione che regala emozioni e suggestione.
Il primo a varcare la soglia è stato Pietro Caruso che ha effettuato la discesa in poco più di 5 minuti, seguito da Francesco Brancato e dal giovanissimo Francesco Iaquinta. Una volta giunti in paese, i podisti hanno baciato la statua del Santo Martire all’interno della Chiesa Madre e poi hanno intinto i piedi in una tinozza colma di vino rosso donato da un produttore di Salvitelle.
Per la terza volta consecutiva ha preso parte alla corsa un bambino di sei anni che è giunto al traguardo accompagnato dal padre e con un grande sorriso. Al termine i podisti sono stati visitati dal dottor Stefano Tortoriello, supportato dai volontari della Protezione Civile di Caggiano, ma fortunatamente non hanno riportato nulla di grave, tranne qualche escoriazione soprattutto ai piedi e graffi dovuti alla folta e incolta vegetazione.
La pioggia incessante non ha permesso lo svolgimento della lotta greco-romana che è stata rinviata a oggi pomeriggio.