La CISL FP Salerno, ritenendo intollerabile la grave carenza di personale medico dell’Unità Operativa di Cardiologia/UTIC e dell’Anestesia e Rianimazione del presidio ospedaliero di Roccadaspide e la carenza di operatori sanitari e tecnici di laboratorio biomedico del Laboratorio Analisi, ha rappresentato le criticità del DEA in una nota indirizzata al Direttore Generale e Sanitario dell’ASL Salerno nonché al Direttore Sanitario del DEA Eboli – Battipaglia – Roccadaspide.
“La difficoltà maggiore si registra nel reparto di Cardiologia, dove il personale medico è in numero esiguo. Criticità – dichiara il Segretario Provinciale Alfonso Della Porta – che si riversa sul bacino di utenza che gravita nel comprensorio della Valle del Calore. Preoccupa e arreca non pochi disagi ai pazienti la sospensione, seppur momentanea, dell’Ambulatorio di Cardiologia. La difficoltà in cui sono piombati il reparto e l’ambulatorio di Cardiologia, legata alla carenza di medici, è allo stesso tempo grave e insostenibile. È bene segnalare che da tempo la Cardiologia/UTIC lavora con grande difficoltà e solo grazie allo spirito di abnegazione e dedizione dei medici presenti che continuano a garantire con turni estenuanti il servizio affinché non sia interrotto con ricadute significative sui pazienti”.
In affanno e con soli tre medici in servizio anche il reparto di Anestesia e Rianimazione, che non riesce a coprire la normale turnistica.
“La carenza di personale medico nei due reparti dell’ospedale – sottolinea il dirigente CISL FP di Salerno – è enorme e ha raggiunto livelli insostenibili. Si ravvisa ed è sotto gli occhi di tutti la necessità di potenziare il personale medico e sanitario del presidio ospedaliero di Roccadaspide e se proprio la si vuole dire tutta ormai siamo all’epilogo di una poca attenzione che si perpetua ormai da troppo tempo. Nel contesto attuale l’attività del Laboratorio Analisi è assicurata da soli quattro tecnici di laboratorio biomedico, i quali con estrema difficoltà fanno fronte alle tante prestazioni accumulando considerevoli ore di straordinario con ricadute sul loro benessere psico-fisico. Non di poco conto, ricordiamo la chiusura del reparto di Lungodegenza per il quale sollecitiamo la riapertura. E’ ora indispensabile concentrare le risorse sulla riapertura della Lungodegenza, una struttura essenziale per il territorio che consentirebbe di ridurre la pressione sugli altri reparti, oggi costantemente in affanno. Chiusura che sarebbe dovuta essere temporanea, sfuggita dalla scala delle priorità della Direzione strategica. La situazione richiede un autorevole intervento da parte della Direzione strategica aziendale, anche in quanto la stessa struttura rocchese mostra difficoltà e necessita di un adeguamento degli organici”.
Per il sindacato, che più volte ha esposto ai vertici aziendali la grave carenza di personale nei reparti di Cardiologia, Anestesia e Rianimazione e nel Laboratorio Analisi, bisogna prendere provvedimenti per garantire i giusti livelli essenziali di assistenza e la qualità delle prestazioni.
“È innegabile che l’ospedale di Roccadaspide rappresenta l’unica struttura sanitaria presente sul territorio e nel concreto è un punto di riferimento per tutta la comunità. Invitiamo i vertici sanitari ad assumere, con la massima urgenza, i provvedimenti richiesti in modo da riequilibrare gli squilibri e le disparità, tutelando il personale che vi opera con carichi di lavoro ad oggi eccessivi, oltre a tutelare i cittadini e a salvaguardare il diritto fondamentale alla salute sancito dalla Costituzione, che non può passare in secondo ordine, specialmente – conclude il Segretario Provinciale Alfonso Della Porta – in particolari e disagiate aree del territorio già profondamente penalizzate dalla mancanza di servizi essenziali”.