Continua l’impegno dell’Associazione Schierarsi – Piazza Cilento e Vallo di Diano per la richiesta di istituzione di un Commissariato della Polizia di Stato nel Vallo di Diano.
Dopo l’incontro tenutosi presso il Polo culturale Cappuccini a Sala Consilina lo scorso 25 gennaio, nel quale si è ulteriormente confermata l’esigenza di una maggiore e più coordinata attività sul territorio per garantire servizi migliori finalizzati alla sicurezza dei cittadini, si è ribadita la necessità di produrre le delibere per quelle municipalità che non lo hanno ancora fatto.
A tal proposito il Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Vittorio Esposito, ha garantito che si farà da tramite affinché queste delibere vengano prodotte.
L’Associazione, con una PEC al ministro dell’Interno, ha richiesto formalmente un Commissariato della Polizia di Stato nel territorio: “Nella richiesta, tra l’altro, facciamo presente al signor ministro la differenza che c’è fra Agropoli, sede a cui è stato assegnato un nuovo Commissariato di Polizia, a soli 30 km da Battipaglia che è già sede di Commissariato, e il Vallo di Diano in termini di distanza fra i due territori e in termini di qualità dei collegamenti. Da non dimenticare i benefici che lo stesso apporterebbe anche ai territori limitrofi e fuori dalla perimetrazione valdianese, vista la posizione baricentrica che caratterizza il nostro territorio che, è opportuno sottolinearlo, diversamente da altri, è interamente attraversato dall’autostrada, facile via di accesso e di fuga per i malavitosi interessati ad agire nel Vallo di Diano e nelle aree contigue del Tanagro, degli Alburni, del Golfo di Policastro, della Valle del Calore”.
“Ci preme inoltre precisare, con riguardo alla recentissima proposta di istituzione di un Commissariato della Polizia di Stato nel Golfo di Policastro, che il Vallo di Diano è in una posizione strategica non solo per essere stato scelto quale migliore allocazione per l’Alta Velocità, ma purtroppo anche per essere stato individuato dalle organizzazioni criminali quale centro di interesse per i propri affari e per espandersi nelle aree contigue – afferma – Nel Vallo di Diano, oltre ai fenomeni di microcriminalità, peraltro in numero esiguo nel Golfo di Policastro rispetto ad altri territori, ci sono usura, spaccio di stupefacenti, sversamento illecito di rifiuti, come emerge dalle relazioni semestrali della DIA e dai fatti di cronaca; per arginare tali fenomeni occorre innanzitutto controllare la via di ingresso e di fuga, che è l’autostrada da cui è attraversato interamente il territorio valdianese nel quale si consumano i reati, al fine di evitare anche il loro espandersi nelle aree contigue”.