Problemi sui contributi 2012 per i dipendenti dell’Asl Salerno, molti dipendenti non si troverebbero versamenti per alcuni mesi.
A denunciare il tutto è il sindacalista Biagio Tomasco della Uil Fpl che, insieme ai colleghi della Cgil Fp, ha chiesto di fare chiarezza sul caso.
“La nota di chiarimenti inviata dall’Azienda ai sindacati risulta fuorviante circa le reali preoccupazioni che il personale sta manifestando – dichiara Tomasco – Appare evidente come si voglia nascondere da parte dell’Asl tutta la problematica. L’Inps ha chiarito che l’ente datore di lavoro è tenuto a sostenere l’onere del trattamento di quiescenza, spettante per i periodi di servizio utile prestato dal lavoratore e non assistiti dal corrispondente versamento di contribuzione, con i criteri di calcolo vigenti in materia di rendita vitalizia, per cui il dipendente riceverà due quote di pensione. L’Asl è a conoscenza se tale metodo di calcolo sia penalizzante? Ci auguriamo di sì e speriamo che voglia assicurare che sia quantomeno simile. Noi abbiamo dei grossi dubbi“.
“L’Asl è a conoscenza che le posizioni previdenziali dei dipendenti tutti risultano mancanti di interi periodi di lavoro, nonché di errate contribuzioni? – chiede il sindacalista – Si riesce a comprendere che tutto ciò porta a un riconoscimento inferiore sia dell’anzianità di servizio che del montante contributivo? Si riesce a capire che se un dipendente vuole lasciare il lavoro per limite di servizio, dal momento che mancano dei periodi, l’Inps non accetterà la relativa richiesta, per cui il dipendente sarà costretto a girovagare per vedersi riconosciuto un proprio diritto?”.
Tomasco si è preoccupato di studiare approfonditamente i risvolti penalizzanti per i dipendenti in quanto si tratta di una problematica vecchia di anni. “Un’ultima osservazione – conclude Biagio Tomasco – sento di avanzarla circa il gruppo di lavoro che l’Asl avrebbe individuato per adempiere agli obblighi previsti da tali disposizioni, in quanto ad oggi non mi risulta che lo stesso gruppo abbia iniziato ad operare e soprattutto non vediamo l’opportunità di effettuare tale adempimento con un progetto, dal momento che l’Azienda afferma che non è condivisibile il notevole stato di agitazione, per cui ha inteso fare chiarezza sulla portata e sugli effetti dei provvedimenti”.
– Maria De Paola –