Questa mattina i Carabinieri del NOE di Potenza e la Polizia Provinciale, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari del Comando Provinciale Carabinieri, hanno eseguito un decreto di sequestro probatorio dell’area industriale ex DARAMIC a Tito.
L’area ricade nell’omonimo sito d’interesse nazionale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
I reati per cui si procede sono disastro ambientale, inquinamento ambientale e altro.
Stando alle affermazioni del Procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio, sono stati trovati elevati valori di trielina, un solvente per composti organici derivato dall’etilene ed altamente tossico. Basti pensare che all’esito dei sopralluoghi effettuati nelle zone limitrofe all’ex DARAMIC sono stati rilevati valori di trielina 270mila volte superiori rispetto ai limiti di legge e di circa 70/80 volte superiori ai limiti nel torrente Tora, affluente del fiume Basento che si trova nei pressi dell’area industriale.
“Questa situazione – sottolinea Curcio – è emersa anni e anni fa e ci troviamo peggio del punto di partenza, perché nonostante le operazioni di contrasto l’inquinamento non si è fermato. Qualsiasi persona ragionevole può trarre le sue conclusioni. Non si possono creare al momento allarmismi non giustificati. L’unica certezza è che l’inquinamento da trielina è cancerogeno e sicuramente vi è un problema di pericolosità per la salute pubblica. Andremo ad indagare su dove questo pericolo si è andato ad annidare”.
Le indagini riguardano anche la presenza di alcuni fusti interrati. Il Procuratore ha infine chiesto la massima cooperazione tra Istituzioni per risalire anche all’origine dell’inquinamento e per individuare, recuperare e smaltire i rifiuti pericolosi giacenti. Non si è pronunciato, invece, in merito alla possibilità che ci possano essere persone indagate.