Una Caselle in Pittari in lutto ha dato l’estremo saluto ad uno dei suoi concittadini più cari: l’ingegner Nicola Materazzi, morto nella sua casa di Sapri all’età di 83 anni. Il funerale di colui che è stato padre, tra le altre cose, delle Ferrari F40 e Testarossa, della Lancia Stratos e premiato da Forbes tra i dieci migliori ingegneri, è stato celebrato dal parroco don Marco Nardozza all’interno della chiesa di San Rocco, nel centro del borgo casellese. Durante la cerimonia funebre è stato osservato il lutto cittadino.
In prima fila, accanto ai tanti familiari dell’ingegnere, il sindaco Giampiero Nuzzo, con i primi cittadini di Sapri, Antonio Gentile, e Torraca, Francesco Bianco. Materazzi, infatti, era stato insignito della cittadinanza onoraria di questi tre comuni. Accanto a loro anche il sindaco di Serramezzana, Augusto Materazzi, cugino di primo grado dell’ingegnere.
Presenti anche alcuni rappresentanti dei club Ferrari sparsi per l’Italia e dell’Associazione Giffoni Auto Storiche, di cui l’ingegnere casellese era socio onorario. Non era presente, invece, alcun rappresentante della Ferrari, azienda per la quale l’ingegnere ha lavorato per molti anni.
E per omaggiare il grande estro e l’immenso lavoro di Materazzi, oltre che per preservare e far condividere il suo patrimonio, presto verrà istituita una Fondazione a lui dedicata. A dichiararlo ad Ondanews è il giornalista ed amico personale dell’ingegnere, Tonino Luppino: “Con i familiari chiederò al sindaco di Sapri di metterci a disposizione una sala del Centro culturale Biagio Mercadante e dobbiamo soltanto allestirla con oggetti, documenti importanti e fotografie di questa sua straordinaria carriera in Ferrari e non solo, Lancia, Bugatti e Cagiva”.
Toccanti alcuni interventi al termine della Celebrazione Eucaristica: “Sarai sempre il mio Cocco. Un bacio”, il saluto di una cugina e, ancora, “è ancora più bello aiutare il proprio paese a vivere. E l’ing. Materazzi ha aiutato il proprio paese a vivere”, ha sottolineato il giornalista Giustino Setteducati, che spesso ha seguito e documentato l’attività di Materazzi.