Se sul palcoscenico l’attore indossa una maschera, nella vita di tutti i giorni, Gabriele Reale, attore, regista e sceneggiatore, è di una sincerità disarmante. Un animo puro come quello di chi ha saputo conservare in sé la genuinità della propria infanzia ed il sorriso di chi crede nel futuro. Parlargli è come chiacchierare con un vecchio amico. Ascoltarlo è un piacere.
- Quando è nata in te la passione per il teatro?
La mia passione è nata da bambino, in oratorio, dove studiavo teatro. Avendo anche la passione della scrittura, scrivevo delle piccole commedie, soprattutto di genere comico. Crescendo, ho interpretato ruoli più complicati da “Natale in casa Cupiello” fino a tutti i personaggi di Carlo Verdone. Qualche volta riuscivo ad occupare il palcoscenico solo con monologhi e scenette di trenta minuti.
- Una passione nata nella tua infanzia, dunque. Dove e con chi hai recitato?
A teatro, agli inizi, eravamo dei piccoli allievi di piccoli laboratori, poi crescendo ho collaborato con ragazzi che frequentavano varie accademie di cinema. Ho lavorato con Franco Nero, Tony Sperandeo, ,Enrico Loverso, Angelo Infanti, Antonio Cupo, Luigi Maria Burruano. Lavorare con loro è stata una grande esperienza.
- Quando hai iniziato a lavorare nel Cinema?
Nel cinema ho iniziato con piccoli ruoli in qualche fiction RAI come “Ragazzi del muretto”, poi ho lavorato con C. Risi in ” Pugni di rabbia”. Ultimamente ho scritto il soggetto e parte della sceneggiatura del film “Prigioniero di un segreto” con la regia di Carlo Fusco, che mi ha diretto anche nel film “Pochi giorni per capire” che sta uscendo nelle sale.
- Si dice sempre che in Italia il Cinema sia in crisi. Tu cosa ne pensi?
Il cinema italiano, purtroppo, è sempre messo a confronto con i colossi del cinema americano in cui per vari progetti si investe tanto. In Italia si investe poco e qualche volta con poca qualità e si dà poco spazio al cinema di un certo livello .Si dovrebbe investire di più’ sui talenti veri e, perché no, anche nel cinema definito “indipendente”.
- Quanto è difficile oggi la vita per un attore?
Oggi l’attore è sempre messo a dura prova. Deve farsi spazio tra tanti artisti cosi definiti “dell’ultima ora”, quelli dei reality e si torna al discorso di prima: in Italia manca la qualità. La concorrenza sale, ma la qualità scende. Purtroppo, oggi basta fare un reality e appena si esce ” da una casa” o si torna “da un’isola” si viene chiamati “artista” o “attore”. Per me ciò è una grande offesa per tanti ragazzi che si impegnano e seguono un sogno, studiando con moltissime difficoltà.
- Quali sono i progetti per il futuro? C’è qualche novità ?
Ci sono alcuni progetti che sto valutando, sia per il grande schermo che per la TV. Come ogni artista, naturalmente, non ne parlo per scaramanzia, ma credo che tra non molto ne sentirete parlare.
- Gabriele saluta gli amici di OndaNews con un abbraccio”reale” e sorride.
Ama sorridere e far sorridere. Definisce il sorriso “una buona medicina per l’animo e non costa nulla”. Nei suoi progetti ci sono iniziative rivolte ai bambini sofferenti e malati, quei bambini che non possono andare a Teatro, ma che Gabriele riesce a far sorridere, ritornando ad essere per qualche istante quel bambino che nell’oratorio del quartiere romano intratteneva il pubblico con un monologo di trenta minuti e che, quando sopraggiungeva il meritato applauso, era il bambino più felice del mondo che già credeva in quel pensiero che ritroviamo scritto nella sua pagina su facebook, sotto il suo avatar : “Non permettere a nessuno di soffocare i tuoi sogni”.
– NOTE SULL’ARTISTA –
Gabriele Reale, Nato a Roma il 15 Agosto 1971. Ha studiato recitazione teatrale, dizione fino all’eta’ di 20 anni. Già ad undici anni recitava in vari spettacoli nei teatri di Roma. Ha partecipato a diversi film. Abita a Fiumicino.
– Paola Testaferrata –
