L’associazione Schierarsi di Eboli chiede al Comune di concedere la cittadinanza onoraria al giornalista Julian Assange, coraggiosa voce d’informazione che sta pagando a caro prezzo la difesa del diritto di informazione e del principio di libertà di stampa.
Julian Assange, che oggi compie 53 anni, è un attivista e cittadino australiano, cofondatore nel 2006 di WikiLeaks, organizzazione divulgativa internazionale e senza scopo di lucro creata per consentire ai mass media e all’opinione pubblica l’accesso a documenti e informazioni importanti e sensibili pubblicati da Whistleblower. Il sito, curato da giornalisti, attivisti e scienziati attraverso la pubblicazione di documenti inerenti a guerre, affari commerciali e ad episodi di corruzione ed evasione fiscale, ha suscitato un crescente interesse nell’opinione pubblica e ha collaborato con un grande numero di media in tutto il mondo, tra cui New York Times, Le Monde, The Guardian, Der Spiegel e la Repubblica.
Per questa attività d’informazione Assange ha ricevuto diversi riconoscimenti e onorificenze, tra cui il Premio Sam Adams conferito da un’associazione di ex funzionari della CIA, la Gold Medal for Peace with Justice da Sydney Peace Foundation e il Martha Gellhorn Prize for Journalism. Nel 2010, tramite WikiLeaks, ha rivelato documenti statunitensi riguardanti gravi episodi attribuibili alle Forze Armate americane in Iraq e in Afghanistan e nel 2012 per sfuggire all’arresto da parte della Polizia britannica e alla successiva estradizione in Svezia ha richiesto e ottenuto lo status di rifugiato politico presso l’Ambasciata dell’Ecuador.
Il 24 giugno Assange è stato scarcerato in seguito al patteggiamento con la Giustizia statunitense ed è stato liberato su cauzione dalle Autorità britanniche presso l’Aeroporto di Londra Stansted, da cui si è recato con un jet privato nelle Isole Marianne Settentrionali, dipendenti dagli USA, per presenziare all’udienza finale.
“Le accuse a Julien Assange e l’intera vicenda che lo ha visto protagonista dal 2010 in avanti rappresentano un gravissimo attacco alla libertà di stampa, alla democrazia e al diritto all’informazione – afferma Vito Re, referente di Schierarsi Eboli – Un uso politico dell’Espionage Act potrebbe comportare un precedente pericolosissimo poiché ogni giornalista o editore, in qualunque parte del mondo, che si occupa di sicurezza nazionale e che pubblica materiale riservato può essere incriminato come spia dagli Stati Uniti, normalizzando la persecuzione, l’autocensura e il bavaglio alla libertà di espressione per tutto il mondo del giornalismo. Chiediamo di esprimere solidarietà al giornalista Julian Assange attraverso la concessione della cittadinanza onoraria ebolitana“.