I delegati RSU con il Coordinatore Area Centro Sud, il Coordinatore Area Centro Nord, il Capo Dipartimento Sanità e il Segretario Provinciale CISL FP hanno inviato una lettera aperta al Direttore Generale dell’Asl Salerno Gennaro Sosto ed a tutti i lavoratori.
“Corre l’obbligo sottolineare l’estremo rammarico per il confronto tenutosi ieri che, a tratti, ha data l’impressione della grande difficoltà da parte della Direzione Strategica a gestire un negoziato estremamente importante per tutti i lavoratori dell’Ente – sottolineano – Si è dovuto prendere atto che, prima come ora, si vuole continuare a mantenere un impianto relazionale tutt’altro che conforme al contratto nazionale di lavoro che prevede l’informazione preventiva, quale presupposto corretto per l’esercizio di relazioni sindacali, finalizzata a garantire principi di responsabilità, buona fede e trasparenza. Tale aspetto essenziale per mantenere relazioni sindacali stabili e non conflittuali serve in quanto una informativa preventiva, data in tempi certi e completa dei dati necessari alla disamina delle materie da trattare, determina una capacità di individuare percorsi condivisi attraverso una valutazione approfondita del potenziale impatto delle misure da assumere e sulla loro concreta realizzazione”.
Secondo i sindacati, non è corretto che deliberazioni importanti come quelle relative al Piano dei Fabbisogni di Personale Triennale 2021/2023 e quella relativa alla rideterminazione di fondi vengano illustrate lo stesso giorno della loro pubblicazione alle organizzazioni sindacali, oltretutto prive dei dati, sebbene richiesti, per verificare gli andamenti di spesa per ogni singola voce ascritta ai relativi fondi, al fine di ipotizzare correttivi e aggiustamenti per rientrare nel corretto utilizzo a salvaguardia di tutti gli istituti nell’ambito della loro intrinseca finalità che si riassume nell’obbligo di valorizzare merito e professionalità dei lavoratori attraverso percorsi condivisi.
In particolare, secondo il nuovo Piano provvisorio dei Fabbisogni di Personale Triennale 2021/2023 deliberato dall’azienda sanitaria, seguendo il fabbisogno dei tetti di spesa, servirebbero 1524 nuove unità. L’azienda, però, stando ai dati avrebbe bisogno in realtà di 2433 persone da impiegare, creando un buco di 909 unità.
“Qualora l’Azienda intenda cimentarsi su tali aspetti garantendo di dare dignità ai lavoratori e a tutte le loro rappresentanze sindacali siamo disponibili ad accettare la sfida. In assenza di positivo riscontro, con rammarico ma senza indugio, attiveremo ogni azione poiché se le precedenti gestioni hanno determinato uno stato dell’arte fallimentare, l’unica possibilità di venirne fuori è avviare relazioni improntate al rispetto delle prerogative sindacali ma soprattutto sulla possibilità di potere in ogni momento avere la consapevolezza di ricevere in tempo utile informazioni precise e corrette sulle materie da affrontare”, concludono.