Continua a peggiorare la situazione nel reparto di cardiologia dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla dove attualmente prestano servizio soltanto 4 cardiologi. A ciò si aggiunge anche l’assenza del primario per malattia. In termini pratici per ciascun turno di lavoro a prestare servizio c’è soltanto un cardiologo che deve farsi carico non solo del reparto di degenza dove ci sono 14 posti letto, ma anche dell’UTIC dove i posti sono 8.
Una situazione che di fatto mette potenzialmente a rischio la salute dei pazienti visto che il solo cardiologo in servizio può essere chiamato anche per consulenze al pronto soccorso ed in questo caso sarebbe costretto a lasciare il reparto dove ci sono pazienti anche in terapia intensiva. A ciò si aggiunge anche il problema dei trasferimenti dei pazienti che necessitano il ricovero in un reparto di emodinamica, in questo caso il cardiologo, essendo da solo, non può accompagnare il paziente durante il trasporto in ambulanza.
La carenza di medici è causata dal blocco delle assunzioni e dal divieto del turnover del personale. A confermare la situazione critica è lo stesso direttore sanitario del “Curto” che ha firmato un delibera con la proposta all’ASL di rinnovare per il 2016 le convenzioni con l’azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta e con l’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro per l’attività di consulenza in Cardiologia e per i turni attivi per tutto il 2016. Convenzione che se approvata dalla direzione generale dell’ASL Salerno costerà complessivamente 167mila 229 Euro.
– Erminio Cioffi –
Ospedale di Polla e agonizzante a una malattia irreversibile e troppo tardi nessuna terapia può giovarle bisogna rassegnarsi
I Cardiologi che devono venire da Caserta quante ORE settimanali lavorano e con quante ore di riposio tra un turno el’altro? La Legge obbliga ad un MASSIMO di 48 ORE settimanali e 11 ORE di riposo tra due TURNI. Speriamo che la Legge sia rispettata, tenendo conto dei tempi di trasferimento tra Caserta e Polla,altrimenti poveri pazienti ricoverati in Reparto, che Dio gliela mandi buona.