E’ stato approvato nel corso dell’ultimo Consiglio Direttivo il Piano di utilizzo degli immobili del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. Un lavoro di particolare importanza che prevede, oltre alla definizione di utilizzo di ogni immobile di proprietà del Parco, anche la risoluzione di ben 32 immobili in comodato che ritorneranno a disposizione dei Comuni per poter sviluppare una programmazione che possa essere utile alle comunità .
I Comuni interessati dai comodati restituiti sono 25 e nel Vallo di Diano figurano San Pietro al Tanagro, Monte San Giacomo e Sant’Arsenio.
“Si tratta spesso di immobili abbandonati – spiega il Presidente del Parco, Tommaso Pellegrino – su cui non è possibile per i Comuni sviluppare una progettazione. Con questo atto diamo invece la possibilità di inserirli nei programmi di progettazione e valorizzazione“.
Il Consiglio, inoltre, ha previsto l’utilizzo di ogni immobile di proprietà del Parco. A giugno verranno attivati il Museo della geobiodiversità e della fauna presso il Centro in località Montisani a Vallo della Lucania e quello della flora spontanea a Villa Matarazzo. Inoltre è stato affidato il progetto per il recupero del Borgo di Pietra Cupa a Roccadaspide e di Palazzo Santa Maria a Teggiano oltre all’apertura del bando per 7 rifugi sul Monte Cervati a Sanza.
“È un Piano a 360° per utilizzare e sfruttare al meglio gli immobili del Parco dando maggiore valore ai paesi in cui si trovano” ha concluso Pellegrino.
– Chiara Di Miele –