In centinaia si sono dati appuntamento a Corleto Perticara per manifestare dissenso contro le estrazioni petrolifere e contro il progetto Tempa Rossa, che metterebbe in produzione altri 6 pozzi petroliferi già realizzati più altri 2 in attesa di autorizzazione.
Circa 40 le associazioni provenienti da tutto il Sud Italia che hanno manifestato a partire da Piazza Plebiscito fino al Centro Oli, grazie all’organizzazione del Movimento “Liberiamo la Basilicata” e dei “No Triv Basilicata”. I manifestanti hanno denunciato i problemi di inquinamento ambientale e le promesse di bonifica mai attuate.
Per Giuseppe Di Bello dei “No Triv”, “bisogna fermare ogni permesso e tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente lucano. Bisogna ripartire dal confronto con il territorio, e da Corleto è iniziata una battaglia che riguarda tutto il Sud”.
Il corteo a gran voce ha chiesto l’istituzione della sorveglianza sanitaria e la priorità a salute ed ambiente. Questo il commento di Francesco Masi, responsabile del Movimento No Triv Basilicata: “C’è stata una bella partecipazione, peccato per le poche presenze da Taranto e dalla stessa Corleto Perticara. Quest’ultimo sembra un paese che non ha le forze e sembra mostri quasi disinteresse al tema. Dove si estrae comanda chi gestisce. Sull’area pendono 17 permessi che potrebbero essere autorizzati: se non cambia la norma c’è questo rischio. La manifestazione ha fatto capire che il tema riguarda una lotta del Sud e non solo dei lucani: più volte sono amo stati truffati ed è ora di alzare la testa e dire basta”.
Ha poi concluso: “Chiediamo in particolare la bonifica dei luoghi e sistemi di monitoraggi all’altezza”.
– Claudio Buono –