Nella suggestiva cornice del Teatro “Francesco Stabile” di Potenza, il Prefetto Michele Campanaro ha consegnato le “Stelle al Merito del Lavoro” ed i relativi brevetti conferiti dal Presidente della Repubblica a 10 cittadini lucani che si sono particolarmente distinti per meriti morali, professionali, culturali, di perizia e laboriosità. Sono stati insigniti con le “Stelle al Merito del lavoro” Rocco Roberto Battista, Anna Rosa Civita e Carmelina Potenza di Potenza, Pierina Sabia di Avigliano, Pietro Di Lascio di Lauria, Antonio Notarfrancesco di Paterno, Benito Recine di Rionero in Vulture, Enrico Tramutola di Tito, Emanuele Gaudiano di Matera e Francesco Violante di Nova Siri.
Alla cerimonia organizzata dalla Prefettura hanno partecipato, oltre alle massime Autorità civili, militari e religiose della regione, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giuseppe Moles, il Presidente della Regione Vito Bardi, il Prefetto di Potenza, il Prefetto di Matera Sante Copponi, il Presidente della Provincia di Potenza Rocco Guarino, il Presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, il sindaco di Potenza Mario Guarente, il sindaco di Matera Domenico Bennardi, il Direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza e Matera Michele Lorusso ed il Console regionale dei Maestri del Lavoro Berardino Lorenzo.
Nel suo intervento il Prefetto di Potenza ha voluto sottolineare il valore dei talenti e dell’operato nei rispettivi ambiti professionali dei cittadini lucani che sono stati premiati con il conferimento delle prestigiose distinzioni onorifiche: “Oggi onoriamo i nostri concittadini a testimonianza del lungo e generoso impegno lavorativo da cui ha tratto beneficio l’intera comunità lucana, premiando coloro che si sono particolarmente distinti per singolari meriti di perizia, laboriosità, integrità personale, capacità di contribuire attraverso invenzioni e innovazioni al miglioramento delle tecniche e dei metodi di lavorazione, impegno a trasmettere alle nuove generazioni il proprio patrimonio di professionalità, e anche impegno a contribuire al miglioramento delle misure di sicurezza del lavoro”.
Le difficoltà occupazionali al centro dell’intervento del Prefetto, con un’attenzione particolare al lavoro femminile e giovanile: “Quando si parla di lavoro occorre mettere al centro l’occupazione femminile. Molti passi devono ancora essere fatti per ridurre lo scarto che continua a penalizzare le donne in termini di posti di lavoro, di differenza salariale, di possibilità di carriera. La sensibilità della Basilicata verso il tema dell’occupazione femminile e della parità salariale, testimoniata anche dalle numerose iniziative a cui sono stato personalmente invitato, non dà purtroppo ancora concreti segnali di una inversione di tendenza. La presenza, tuttora insoddisfacente, delle donne nel mercato del lavoro è un fattore di debolezza per tutti. Proprio la crescita dell’occupazione femminile diventa invece un moltiplicatore di ricchezza e di qualità della vita. La nostra comunità non può accettare, e non potrà sopportare a lungo, che la disoccupazione giovanile raggiunga picchi così alti e che così tante ragazze e ragazzi si creino un futuro altrove. Tutti dobbiamo sentire il compito di fare di più. Non si tratta soltanto di una questione morale e di civiltà. I bassi tassi di occupazione giovanile incidono sulla coesione e la dinamicità dell’intero sistema, ostacolando il percorso di sviluppo sociale e rischiando pericolose derive sul piano della stessa sicurezza pubblica”.
A proposito del lavoro nero, il Prefetto Campanaro ha dichiarato che “è fondamentale continuare a contrastare l’odiosa pratica del caporalato: istituzioni, imprese, parti sociali, società civile dobbiamo vigilare sull’applicazione delle norme e sforzarci di prevenire il fenomeno senza attendere la fase repressiva. Il caporalato, di cui sono vittime tanti lavoratori, spesso immigrati che cercano un futuro migliore nel nostro Paese, può essere sconfitto consolidando un meccanismo virtuoso nella filiera agroalimentare, in grado di evitare lo sfrenato ribasso dei prezzi dei prodotti. Ancora una volta la nostra sfida è la qualità e non l’impoverimento del lavoro, fino a renderlo lavoro nero. In questo contesto, lo scorso mese di marzo ho dato nuovo slancio al Tavolo permanente prefettizio, incaricandolo di fungere da punto di raccordo per il monitoraggio del fenomeno e l’analisi di dati e bisogni, monitorando gli aspetti connessi allo sfruttamento lavorativo in agricoltura”, così confermando la massima attenzione della Prefettura di Potenza sul tema.
Alla cerimonia ha preso parte anche il sindaco di Paterno, Tania Gioia, per la consegna della distinzione onorifica ad un concittadino. “È stato un privilegio grande per me – ha spiegato il sindaco Gioia – aver partecipato alla premiazione di una persona che si è contraddistinta in ambito lavorativo, emergendo per capacità e dedizione. L’onorificenza non è soltanto un’attestazione di merito, ma è soprattutto un segno tangibile dello Stato che ringrazia alcuni suoi cittadini. La cerimonia ha rappresentato un momento in cui le Istituzioni hanno ringraziato, per la loro attività, chi si è dedicato a dare lustro alla propria comunità. È stato un momento intenso, al quale mi ha emozionato partecipare, perché credo fermamente nel sentimento della gratitudine e della riconoscenza, che ha trovato sostanza in questa celebrazione“.