Il sindaco di Roscigno Pino Palmieri vince un’altra battaglia giudiziaria. La Corte di Appello di Salerno – Sezione Civile si è infatti pronunciata sulla domanda risarcitoria avanzata da una donna di Roscigno nei confronti di Palmieri e altri quattro cittadini dopo la sentenza di rinvio della Cassazione – VI sezione penale del 2020 con cui la Suprema Corte ha annullato senza rinvio la sentenza resa il 10 maggio 2019 dalla Corte di Appello di Salerno impugnata agli effetti penali perché il reato è estinto per prescrizione.
I fatti risalgono a quando il Tribunale di Salerno nel 2018 ha dichiarato Palmieri e gli altri colpevoli di aver offeso l’onore e il prestigio della donna, presidente del seggio elettorale insediato a Roscigno in occasione delle elezioni amministrative del 6 maggio 2012. Mentre comunicava pubblicamente gli esiti elettorali con la proclamazione degli eletti, alla presenza di più persone, i cinque accompagnarono le esternazioni ufficiali della presidente di seggio con urla, fischi e applausi di beffa. Il Tribunale aveva condannato i protagonisti dell’episodio, riconosciute le attenuanti generiche, alla pena di un mese di reclusione ciascuno, oltre al pagamento delle spese processuali ed, in solido, al risarcimento dei danni patiti dalla costituita parte civile. Avverso la sentenza, Palmieri e gli altri hanno proposto ricorso davanti alla Suprema Corte di Cassazione che con sentenza del 22 settembre 2020 ha annullato senza rinvio la sentenza della Corte di Appello agli effetti penali essendo intervenuta l’estinzione del reato per prescrizione ed ha annullato la stessa sentenza agli effetti civili con rinvio al giudice civile competente per valore in grado di appello.
Così la presidente di seggio ha riassunto il giudizio innanzi alla Corte d’Appello Civile di Salerno, evidenziando di aver introdotto il giudizio di rinvio avendo interesse ad ottenere una sentenza che confermi la responsabilità degli imputati ai fini civili e li condanni al risarcimento del danno, oltre che al pagamento delle spese di giudizio. Secondo la difesa di Palmieri e degli altri coinvolti la richiesta risarcitoria è inammissibile in quanto fondata su elementi emersi nel corso del procedimento penale inidonei ai fini della dimostrazione dei presupposti della domanda in sede civile.
Dopo una serie di osservazioni la Corte di Appello di Salerno ha rigettato la domanda risarcitoria avanzata dalla donna, condannandola al pagamento delle spese di lite in favore di Palmieri e gli altri. “Abbiamo sempre creduto nella buona giustizia. La verità vince sempre” dichiara soddisfatto il sindaco di Roscigno.
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