E’ stato presentato ieri pomeriggio, presso la sede dell’Ordine dei Medici, il primo Registro dei tumori dell’Asl Salerno alla presenza della Responsabile Claudia Cavallo, del presidente dell’Ordine Giovanni D’Angelo e del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Gennaro Sosto.
Sono 5659 i tumori registrati in un anno in provincia di Salerno, con una maggiore incidenza nell’Agro Nocerino-Sarnese e dati più bassi nel Cilento. Il salernitano fa registrare un indice più basso di diffusione di tumori rispetto alle altre province del Sud (-5% per gli uomini e -3% per le donne).
Crescono però i numeri dei tumori ai polmoni per le donne, soprattutto tra Salerno e Mercato San Severino, mentre diminuiscono per gli uomini. Dal Registro si evidenziano minori diagnosi di cancro a Vallo della Lucania, Sapri, Sala Consilina e Polla.
Le neoplasie più diffuse per gli uomini del salernitano sono quelle della prostata (16,3% del totale), del polmone (15,5%) e del colon retto (13%) seguite da cancro alla vescica e linfoma.
Per le donne si registrano 3079 casi di tumore al seno in cinque anni, seguiti da cancro della tiroide, del polmone e del collo dell’utero. Per entrambi i generi, invece, si evidenzia un aumento di melanomi e tumori alla tiroide.
Nella provincia si attesta a buoni livelli la sopravvivenza dopo aver contratto il tumore alla prostata (91%) e alla vescica (81%), mentre la percentuale di sopravvivenza per un tumore al fegato è del 30% e al polmone del 15%. Per le donne la percentuale di sopravvivenza per un cancro alla mammella è del 63% e del 92% per quello della tiroide.
Per ciò che concerne i posti in cui i residenti della provincia di Salerno scelgono di curare il cancro dal Registro emerge che il 58% si ricovera in provincia, il 22% in Campania e il resto va fuori regione. Tra questi ultimi risultano gli under 50 che si spostano maggiormente fuori dalla Campania. Il 46% dei cittadini va fuori regione solo per il tumore della tiroide, in modo particolare nel Centro di riferimento di Pisa.