“Vado via!” Andare via non significa necessariamente allontanamento definitivo. Piuttosto significa esperienza e conoscenza. Questa è la storia di Tonia Sanseverino, 25enne di Teggiano, che ha deciso prima da studentessa universitaria e poi da giovane laureata di “provare l’estero”, in particolare la Germania: “Vivere all’estero è un’esperienza unica ma penso sempre all’Italia!”
D. – Cosa ti ha spinto a trasferirti in Germania? Raccontaci brevemente la tua storia
R. – “Era qualcosa che desideravo fare già da tempo. Già prima di concludere la scuola superiore a Teggiano ero consapevole che se volevo davvero migliorare le lingue studiate avrei dovuto fare delle esperienze lavorative e di vita all’estero. Ho scelto la Germania, perché ero attratta da Berlino e volevo assolutamente vivere lì per un pò di tempo. Inoltre, ho dato la priorità al tedesco, in quanto è la lingua più difficile tra quelle studiate. La mia prima esperienza è stata il progetto Erasmus a Monaco, da studentessa universitaria. Poi, Berlino grazie al bando comunitario “Leonardo” per svolgere uno stage post laurea. Ed, infine, Colonia dove vivo attualmente”
D. – Di cosa ti occupi ora?
R. – “Lavoro come assistente di lingua italiana in un liceo vicino Colonia”
D. – Monaco, Berlino e Colonia: tre città, tre esperienze importanti. Che ricordi leghi a queste tre città e soprattutto quale città ti ha colpito di più?
R. – “Sono tre esperienze per me fondamentali in tre città completamente diverse tra di loro, il cui filo conduttore è rappresentato dalle persone che hanno condiviso con me bellissimi momenti e tutti i ricordi legati ad ogni singola città. Tuttavia, Berlino mi ha stregata! E’ una città che ho amato sin dall’inizio e in cui mi sono sentita sempre a mio agio. Un episodio particolare che ricordo è il Karneval der Kulturen (Carnevale delle culture), una stupenda festa per le strade di Kreuzberg (uno dei quartieri più famosi di Berlino) in cui si festeggiano le culture e le tradizioni di tutto il mondo”
D. – Hai incontrato qualche difficoltà all’inizio della tua “vita all’estero”?
R. – “Si. Non è facilissimo adattarsi e integrarsi subito in una cultura nuova e così diversa dalla nostra. Ma a parte alcune difficoltà iniziali, come la ricerca della casa ed alcuni “fraintendimenti culturali”, sono stata davvero molto fortunata, in quanto ho trovato sempre le persone giuste disposte ad aiutarmi”
D. – Giovani tedeschi, giovani italiani: cosa li differenzia e cosa li unisce secondo te?
R. – “Non penso ci siano molte differenze tra noi e i giovani tedeschi. Forse, l’unica differenza è che loro ricevono molte agevolazioni e sovvenzioni per quanto riguarda l’alloggio, i trasporti e le attività ricreative. Poi, il fatto che, una volta terminata l’università, riescano quasi sempre a trovare un lavoro attinente al loro percorso di studi aumenta sicuramente la loro fiducia nel futuro, che purtroppo a noi giovani italiani sta venendo a mancare sempre di più.
D. – Quali sono gli aspetti positivi, nel settore lavorativo e nella vita quotidiana, che trovi in Germania mentre in Italia no?
R. – “Nella vita quotidiana spiccano la puntualità e l’organizzazione dei trasporti che collegano ogni angolo della città e delle varie regioni. Per quanto riguarda il settore lavorativo, mi ha colpito molto il rapporto quasi alla pari che si crea con il proprio tutor/capo e la facilità con cui si può diventare insegnanti in Germania, di fronte alla quale mi sorprendo ogni volta, dimenticando che lì è del tutto normale mentre in Italia no!”
D. – Cosa consiglieresti ad un giovane che vuole trasferirsi in Germania? E quale città ritieni, secondo la tua esperienza, più competitiva e vivace lavorativamente?
R. – “Prima di tutto consiglio di iscriversi ad un corso di tedesco, in quanto ormai tutte le figure ricercate devono avere un livello medio-alto della lingua. Per quanto riguarda la città, molto dipende dal settore professionale. Ad esempio ad un giovane che ha studiato informatica o ingegneria meccanica consiglierei Monaco di Baviera, dove questi profili sono molto richiesti”
D. – Quando pensi al tuo futuro, che progetti hai e soprattutto pensi all’Italia?
R. – “Per ora il mio obiettivo primario è migliorare le lingue e fare esperienze di lavoro all’estero, magari anche in altri paesi stranieri. E nonostante i mille difetti e le tante cose di cui mi lamento, penso sempre all’Italia. Più tempo trascorro all’estero, più divento consapevole delle bellezze e dei tesori tutti nostri”.
– Francesca Caggiano – ondanews –
