Non è stato ratificato ieri, nell’ultimo consiglio regionale del presidente Caldoro, l’iter per tramutare in legge la proposta sul cambio di denominazione del Comune di Capaccio in Capaccio Paestum.
Resta quindi, almeno fino alla prossima legislatura consiliare, il nome Capaccio: non è stata ratificata la decisione presa dai cittadini tramite il referendum dello scorso giugno, quando i capaccesi espressero 3.390 a favore del cambio di nome, contro i 2.117 che si dichiararono contrari.
Soddisfazione è stata espressa dal “Comitato per il no”, da sempre contrario ad associare il nome di Paestum con quello di Capaccio.
Il Comitato, nel preannunciare a breve la divulgazione di una nota ufficiale, sottolinea lo spreco di denaro pubblico stanziato dalla Regione per indire il Referendum, oltre 100mila euro.
Di tutt’altro avviso, invece, il sindaco Italo Voza: “La ratifica era soltanto un atto tecnico a cui il Governo Regionale, rimasto completamente immobile negli ultimi tempi, non ha provveduto – spiega – Non credo che si debba ripetere l’intera procedura, c’è una espressa volontà popolare”.
– Filomena Chiappardo –