Si è tenuto oggi pomeriggio a San Rufo un appuntamento per celebrare tradizione e cultura con la presentazione di un nuovo progetto teatrale.
L’evento, svolto nell’Aula Consiliare del Comune, ha visto la partecipazione di dell’assessore Maria Antonietta Aquino, dei consiglieri Gino Setaro, Rosa Caterina Marmo e Martina Marmo, degli attori Alan De Luca, Elena Vittoria e di Antonio Acocella, presidente del Centro cultura popolare del Mediterraneo.
Obiettivo dell’iniziativa è la valorizzazione delle tradizioni di San Rufo attraverso il ruolo del teatro sociale come veicolo culturale.
“Abbiamo ottenuto un finanziamento dalla Regione Campania e dunque abbiamo previsto programma di teatro che potesse avere livello di attenzione legato alla cultura del nostro posto e in particolare alla cultura gastronomica – ha spiegato la Consigliera Rosa Caterina Marmo -. Tradizione e gastronomia possono portare curiosità e attenzione nel far riscoprire il nostro territorio, soprattutto considerando che uno dei fenomeni più evidenti è lo spopolamento. I giovani possono rimanere se ci sono le condizioni al pari di grandi città. Portare un artista come Alan vuol dire poter raccontare la sua esperienza nel nostro paese per poter fare qualcosa in più”.
Durante la conferenza è stato quindi presentato il programma di eventi. Gli spettacoli, distribuiti su più date, mettono in luce il legame profondo tra cultura, convivialità e identità territoriale.
A tal proposito è intervenuto Antonio Acocella che oltre ad anticipare un nuovo progetto per l’estate prossima, un festival che prenderà il nome di “Terra in movimento sulla musica popolare”, ha spiegato il programma degli spettacoli che si terranno il 28 dicembre e il 31 gennaio.
“Il primo spettacolo del teatro in cucina – ha sottolineato – si chiama ‘La genovese’. Gli artisti prepareranno il piatto tipico della tradizione napoletana durante lo spettacolo e alla fine gli ospiti potranno degustare il piatto”. Allo stesso modo si svolgerà lo spettacolo del 31 gennaio che sarà incentrato sul ragù.
Oltre a portare in scena le opere teatrali “ho intenzione di progettare qui dei laboratori di teatro che siano accessibili a tutti così da aprire il paese a varie possibilità di crescita e stimoli. Diamo così un approccio al mestiere dell’attore” ha affermato Alan De Luca.
Infine, si è discusso dell’importanza di promuovere San Rufo attraverso iniziative culturali capaci di integrare gastronomia, teatro e turismo.
“La tradizione va ripescata attraverso la cultura – ha chiosato Giuseppe Maria Marmo, il quale ha curato la comunicazione del progetto -. Il teatro come la cucina è un rito, questi atti sono sovversivi, fanno bene alla società ed è giusto che avvengano nel nostro territorio”.
“L’Amministrazione ha messo in piedi un cartellone di eventi per poter dare al paese un’iniziativa nuova attraverso il teatro come strumento sociale. Il nostro augurio è che possano seguire eventi analoghi nel nostro comune per favorire la socialità” ha asserito la consigliera Martina Marmo e di comune accordo l’assessore Aquino ha aggiunto: “Bisogna sempre avviare un percorso e perseverare nell’investire con impegno per creare aggregazione. Pian piano gettiamo le basi per costruire qualcosa di importante. Il cartellone di eventi di Natale è arricchito anche da altre iniziative come la tombolata per unire giovani e adulti. Le aree interne non sono più così interne, siamo ormai collegati col mondo e dobbiamo farci trovare preparati per le grandi sfide che ci aspettano”.
Dunque appuntamento il 28 dicembre con lo spettacolo “La genovese” e il 31 gennaio con “Ragù”, entrambi prodotti da Maria Varriale de Curtis, testi Rosi Padovani, regia di Antonio Gargiulo e interpretato da Federica Aiello e Antonio Gargiulo con la partecipazione di Vittoria Di Mauro e Stefano Quisisana e Gionni Apprendi al suono.
Ne “La genovese” Marzio e Livia tengono un corso di cucina sul piatto tipico della cucina napoletana. Ma quale sarà stata l’origine di questo stracotto, di questa salsa e del suo nome, ancora oggi, avvolto nel mistero? Tra moglie e marito affiorano i primi dissapori. Viene interpellato il pubblico in platea, mentre qualcuno viene chiamato a tagliare e sminuzzare una cipolla e un gambo di sedano, Livia scopre che “la genovese” non è solo una ricetta.
Nello spettacolo “Ragù” due donne, grandi amiche, si danno appuntamento in un teatro dismesso per celebrare il rito della preparazione di questo piatto tipico della tradizione culinaria partenopea. Da dedicare, oggi, con urgenza soprattutto alle nuove generazioni, “prima che si estingua”. Quasi una missione.
Ci sono le vicende quotidiane, le rivelazioni che portano a piccoli e grandi cambiamenti, i consigli e lo spirito battagliero delle due donne.