Continua a tenere banco la questione relativa al distaccamento di una sezione delle Scuole Medie di Sant’Arsenio presso il plesso di San Pietro al Tanagro. Ieri, infatti, durante la seduta di Consiglio comunale il primo cittadino Domenico Quaranta ha affrontato la problematica chiarendo la posizione del Comune.
Come spiegato, il Comune di San Pietro con delibera numero 49 del 17 settembre del 2019 ha espresso la volontà di programmare nell’ambito dell’articolazione territoriale dell’Istituto Comprensivo di Sant’Arsenio, per l’anno 2019/2020, una sezione distaccata al fine di consentire ai residenti la facoltà di frequentare le scuole senza il disagio dello spostamento giornaliero presso il comune vicino e consentendo in questo modo anche il decongestionamento delle classi, alcune affollate. Questa volontà è stata espressa come semplice estensione dell’Istituto scolastico esistente ed è trasmessa al tavolo di concertazione provinciale al fine di riscontrare la non contrarietà delle altre istituzioni.
“Ad ottobre la delibera è stata discussa alla presenza del sindaco di Sant’Arsenio e del dirigente scolastico che non hanno manifestato parere contrario – afferma Quaranta – Con l’intesa del Provveditorato di Salerno alla fine di gennaio sono state effettuate 15 iscrizioni con opzione alla sezione distaccata di San Pietro al Tanagro. Il 22 maggio il dirigente scolastico ha provveduto alla formazione della prima classe con indirizzo musicale ammettendo al corso un numero di 24 allievi. Si è determinata la formazione di due classi, una di 24 e l’altra con indirizzo comune di 22 alunni di cui 17 di San Pietro. Nel Consiglio d’Istituto è stata paventata da parte di 5 allievi di Sant’Arsenio l’iscrizione obbligatoria alla sede distaccata. Il 12 giugno ho chiesto un incontro con il sindaco Pica e ho dato la disponibilità a sostenere la formazione di una doppia sezione a Sant’Arsenio in modo da evitare disagi”.
Il sindaco vuole convocare un Tavolo tecnico entro il 10 luglio con la dirigenza scolastica, l’Amministrazione comunale di Sant’Arsenio e le istituzioni scolastiche competenti con l’obiettivo di risolvere la conflittualità.
“E’ interesse di tutti una ripresa serena dell’anno scolastico che tuteli gli allievi sia sul piano didattico che sul piano della sicurezza – continua – La disponibilità dei locali comunali situati nel plesso scolastico in via Grosoleia ha suscitato polemiche e sconvenienti affermazioni su Facebook che hanno rischiato di minare il rapporto tra docenti e genitori. La disponibilità dei locali è un’offerta e nessuno vuole il trasferimento dell’istituto. Ci compiacciamo che i lavori della scuola siano ripresi. Non sappiamo l’emergenza come evolverà e abbiamo tutto il tempo di predisporre delle misure a tutela della sicurezza e della salute”.
E’ intervenuto anche il consigliere di minoranza Antonio Ricotta che ha sottolineato che “il gruppo non è contro i servizi che sono utili alla comunità e possono solo aumentare il valore e la cultura sociale. Ci sembra di assistere ad un guerra di potere tra i consiglieri di maggioranza, c’è chi vuole la sezione e chi parla di fusione. Ci auguriamo il meglio per la nostra comunità e che non si punti ad avere un semplice servizio ma una scuola sicura e di qualità”.
– Annamaria Lotierzo –
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16/06/2020 – Scuole Medie. Pica:”Nel Piano di dimensionamento della rete scolastica non risulta la sezione di San Pietro”
A “Sant’Arsenio a testa alta nella scuola” vorrei chiedere. Dove eravate quando la scuola materna, elementare e media di San Rufo è passata con l’istituto comprensivo di Teggiano? Piano di dimensionamento scolastico approvato dalla regione. Eravate a testa bassa? Non c’è stato uno straccio di ricorso. Oggi non c’è nessun piano di dimensionamento approvato dalla regione. Solo polemiche inutili.
Gli alunni che non trovano posto nello scuolabus verranno a piedi. Ah, ah, ah. E poi ancora non ci sono le linee guida del ministero.
La scuola è di Sant’Arsenio e non si tocca,le due sezioni una da 24 ed una da 22 devono restare a Sant’Arsenio.attenzione al colpo di mano che potrebbe giocare San Pietro a danno del popolo sant arsenese nel giochetto del tavolo tecnico ,potrebbe farla passare come un patto di intesa tra comuni e il giochetto è fatto ,due sezioni a Sant’Arsenio magari da 15 alunni e la terza a San Pietro da ulteriori 15 .questo significherebbe perdita per sempre del numero totali degli alunni a Sant’Arsenio che nel tempo significa “chiusura scuola”.si contraddice da solo definendo un estensione prima ed una sezione staccata dopo,ed addirittura dice” di consentire ai residenti la facoltà di frequentare le scuole senza il disagio dello spostamento giornaliero presso il comune vicino”.domanda e chi da Sant’Arsenio “dovrebbe”spostarsi a San Pietro il disagio “sparirebbe”???
carissimo Signor Panetta, in questo momento il servizio scuolabus è l’ultima cosa da pensare, tra l’altro è un servizio a domanda individuale e quindi l’Ente può decidere anche di non dare questo servizio.
Questo non è un problema, Lei che conosce la legge sa che i problemi sono altri.
Una telenovela… Alimentata da chi? Perché solo 24 alunni nella prossima 1A?…
Non ci si preoccupa dei VERI problemi, ovvero lo SCUOLABUS in dotazione al Comune di San Pietro al Tanagro quanti alunni della scuola media è in grado di TRASPORTARE, visto che le vigenti Norme per l’Emergenza Covid-19 IMPONGONO una RIDUZIONE del 40% dei POSTI a sedere , e che,come prescrive il Codice della Strada , è VIETATO il trasporto di persone IN PIEDI sugli scuolabus? Quanti sono gli alunni di San Pietro al Tanagro che frequenteranno la Scuola Media di Sant’Arsenio il prossimo anno scolastico? Questo è l’unico, vero problema che deve risolvere il Sindaco di San Pietro al Tanagro.