“Da una parte c’è il Comitato che lotta tenacemente da più tempo, in rappresentanza delle comunità locali, per il ripristino della Sicignano – Lagonegro sospesa negli anni ’80 con la motivazione della elettrificazione e mai più rimessa in funzione; dall’altra parte c’è la Regione (più correttamente alcuni esponenti regionali) che rema contro. Questi ultimi fingono di volerne la riapertura ma in effetti non la vogliono e pensano di rabbonire il Comitato e le comunità locali con il contentino della riapertura a singhiozzo della linea per mere finalità turistiche”.
È quanto dichiara il Senatore M5S Francesco Castiello.
“Sullo sfondo si intravede chiaramente la lotta, che è in atto, tra gomma e rotaia e cioè tra la lobby delle imprese di trasporto – continua – che vedono come il fumo agli occhi la riattivazione della linea ferroviaria temendo che i propri autobus rimangano vuoti e la gente che giustamente pretende la piena riattivazione della linea stessa. Si fa un gran parlare di aree interne e di lotta allo spopolamento. La Regione ha perfino istituito da pochi mesi, in seno al Consiglio Regionale, una Commissione permanente speciale per le aree interne. Ma l’esempio di Padre Zapata, che predicava bene e razzolava male, è sempre d’attualità. Si spera che l’intervento dello Stato possa dirimere questa brutta, penosa vicenda di conflitto d’interessi privilegiando l’interesse pubblico su quello delle lobbies e sulle preoccupazioni elettorali di qualche maggiorente regionale che spinge in senso contrario, sottobraccio con le lobbies medesime”.
Castiello, in conclusione, rivolge un appello al Ministro dei Trasporti Giovannini: “Pensi, Ministro, agli interessi delle comunità locali assicurandone la prevalenza sugli interessi delle lobbies e associati. Altrimenti ancora una volta il fondamentale principio perequativo e solidaristico che deve guidare l’azione politica nel Mezzogiorno d’Italia, come stabilito dall’art. 119 della Costituzione, rimarrà soltanto un ‘flatus vocis’”.