Tutto pronto per la XXIII edizione del “Negro Festival”, l’importante manifestazione musicale che ogni anno si svolge nel fantastico scenario delle Grotte di Pertosa-Auletta.
Sabato 25 agosto, nel grande palco centrale, si apre l’edizione 2018 con l’esibizione di un giovane talento del territorio che si sta già ricavando un posto di riguardo nel mondo, ormai super affollato, dell’HIP HOP italiano: Fausto Marino, in arte UANMNESS, portatore sano di una parola socialmente utile e civile.
A seguire, Daniela Pes, giovane artista che vive sospesa tra la tradizione sarda, l’elettronica ed il folk. La lingua, antica e identitaria, con la particolarità dei suoi suoni e dei suoi fonemi, diventa universale grazie alla musica elettronica, dentro una ricerca sperimentale.
In chiusura di serata, il palco diventa apolide e cosmopolita con l’invasione di musicisti internazionali che però hanno forti contatti con la realtà campana: sono i musicisti di Black is Beautiful, un progetto curato dal musicista Nicola Linfante, altro talento locale, cresciuto e formato all’estero che ha radunato, in questa co-produzione con il Festival, nomi come Patrix Duenas, Tahnee Rodriguez, Oumy N’diane, Ady Thioune, Antonio Ragosta, Sergio Di Leo, Salvatore Rainone, Benjamin Ventura per un’escursione musicale nel mondo afro-raggae.
Domenica 26 agosto, da un oscuro passato sfuggito alla memoria, spunta una lingua antica, funzionale allo scambio indispensabile che lega la vita e la comunicazione delle genti che lavoravano in mare, nel nostro mare mediterraneo, il “Sabir”, la lingua del mare e del possibile dialogo e che trova nuovo senso nel progetto musicale del gruppo Piccola Banda Ikona, fondato dal musicista e ricercatore Stefano Saletti. Un viaggio affascinante tra i suoni e le culture del Mediterraneo alla ricerca di un linguaggio musicale e lirico che unisca tanti popoli diversi che si affacciano sullo stesso mare: da Lampedusa a Istanbul, da Tangeri a Lisbona a Jaffa, Sarajevo e Ventotene. la lingua del mare e del possibile dialogo.
Ma in ambito di parole (e musica) c’è un’artista che è stato l’antesignano di una ricerca che aprì una via italiana, alta e fortemente connessa alla tradizione cantautorale, all’hip hop, al nostro miglior rap delle origini: Frankie HI-NRG-MC, protagonista di un progetto, ad alto tasso di sperimentazione, che lo vede eseguire il suo repertorio accompagnato da un DJ.
A concludere la XXIII edizione la storica band dei Modena City Ramblers, un marchio storico di ballad e canzoni, che hanno accompagnato generazioni e ancora seducono, con la forza di parole che raccontano la storia delle ingiustizie, dei diritti e delle speranze. Un’istituzione della musica italiana entrata ormai nell’albo d’oro della più nobile arte del canto popolare e, come tale, ad alto tasso di partecipazione.
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– Paola Federico –